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    Zia Rosa videogame per Spectrum

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    Era il lontano 1986 quando, attraverso la rivista RUN, mi trovai tra le mani una cassetta contenente un videogame dal curioso titolo "Zia Rosa". Il gioco inizia con una schermata che recita "Il primo vero adventure in italiano".

    Zia Rosa - intro videogame

    Daniele Zambrini e Luigi Serrantoni crearono insieme un adventure piuttosto particolare e sicuramente originale sotto alcuni aspetti.

    Questa avventura testuale presenta infatti alcune trovate davvero notevoli, insieme ad alcune scelte tecniche inusuali ma azzeccatissime.

     

     

    Il gioco colpisce fin dall'inizio, con una introduzione testuale che è tutto un programma:

    Introduzione testuale avventura


    Il gioco è quindi incentrato su una sorta di caccia al tesoro, o meglio ai tesori custoditi nella villa.

    La prima cosa che salta subito all'occhio è il modo in cui sono state create e visualizzate le illustrazioni del gioco. Solitamente, c'è una piccola area con l'illustrazione e poi il resto della pagina dedicata ai testi. Qui invece c'è un'illustrazione a tutto schermo che compare gradualmente: prima le linee, poi i colori, un po' alla volta. Ogni immagine scompare una volta premuto il tasto invio, per lasciare il 100% dello spazio ai testi su sfondo nero.

    Stanza videogame


    Questa scelta, davvero originale, presenta però una grafica con pochissimi colori. Probabilmente, l'inserimento di immagini grandi e colorate avrebbe consumato troppa Ram sullo ZX Spectrum. Viene però spontaneo domandarsi se non sarebbe stato meglio inserire illustrazioni piccole, ma con più colori.

     

     

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    L'aspetto positivo di tale scelta è che il giocatore può sfruttare l'intero schermo per leggere e rileggere i testi e i comandi già impartiti. E non è un vantaggio da poco. Dato che l'illustrazione ci mette un po' a "disegnarsi", alla lunga l'attesa a ogni spostamento sarebbe stata snervante. Invece gli autori hanno ben pensato di visualizzare il disegno solo la prima volta che si visita una data stanza. Successivamente, sarà possibile farla ricomparire impartendo da tastiera il comando GUARDA. Davvero una bella idea questa!


    Dopo appena qualche minuto di gioco, ci si rende conto dell'elevato numero di stanze in cui è possibile spostarsi. La villa è divisa in tre piani, ognuno con varie locazioni, a cui si aggiunge un giardino che presenta a sua volta altri piccoli edifici. È consigliabile annotare su carta la disposizione delle stanze, per rendere più rapidi gli spostamenti.

    Stanza piano videogioco


    Come in ogni avventura testuale che si rispetti, ci sono degli oggetti da raccogliere. Se le stanze sono tante, gli oggetti sono tantissimi. Si può trovare davvero di tutto nella villa e questo produce un elevato numero di possibili azioni che si potrebbero compiere.

    Bisogna poi considerare che è possibile trasportare al massimo cinque oggetti.
    Questo limite comporta una corretta gestione degli stessi, perchè a inventario pieno, è necessario lasciarne almeno uno prima di poterne prendere un altro nuovo.

    Trovare tutti e quattro i "tesori" della villa non è semplice. Il gioco presenta un livello di difficoltà crescente, ben calibrato. Si può morire anche in maniera inaspettata e non mancano risposte spiritose alle nostre azioni (provate a scrivere "indossa armatura", oppure a scrivere "rompo..." e ditemi se non vi strappa un sorriso la risposta!). Va anche detto che i quattro tesori non vanno trovati in un ordine preciso e questo è sicuramente un bene.

    Un'altra cosa che mi ha colpito è l'elasticità della sintassi. Se vogliamo raccogliere una torcia, possiamo scrivere indifferentemente: prendi torcia, prendo torcia, prendi la torcia o prendo la torcia. L'interprete dei comandi fa bene il suo lavoro.

     

    schermata videogame testuale


    Molto bello anche il fatto che è possibile compiere alcune azioni senza specificare il complemento, ma solo se si possiede un oggetto indispensabile. In quei casi, il gioco dà per scontato che non è possibile compiere un'azione specifica senza lo strumento adatto, ma non ci costringe a scrivere una frase completa.

    Parlando di enigmi, i primi sono piuttosto semplici, ma poi le cose si fanno molto difficili. L'elevato numero di oggetti con cui possiamo interagire o che possiamo raccogliere apre tante possibilità, tutte da vagliare e da provare. Allo stesso tempo, diversi oggetti non servono a nulla, se non a depistare il giocatore. Non solo: l'avventura ci offre anche degli indizi a dir poco fasulli. Sta al giocatore capire quali seguire e quali invece considerare semplici descrizioni di nessuna importanza.

    Vale la pena di spendere qualche parola sugli strani fenomeni che succedono in alcune locazioni. Il rumore di un'auto che si sente dai piani alti, un'ombra fuori dalla casa,la sensazione di non essere solo e altre ancora...Tutto questo crea mistero e insinua dubbi e teorie nel giocatore, stuzzicando la sua curiosità e alimentando la voglia di terminare il gioco per saperne di più.

    Non avendo ancora completato il gioco, non posso esprimere un parere completo. Consiglio comunque di giocarlo perchè si tratta di un' avventura testuale davvero particolare, graziosa e divertente.


    Recensione pubblicata in data 09/05/2023

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